Arachidi

Burro di arachidi

Fino a qualche anno fa, sentendo parlare di burro di arachidi, avrei pensato solamente, e superficialmente, all’ennesima “americanata”. Si tratta infatti di un alimento molto in voga nello stile alimentare americano.

La prima volta in cui ho assaggiato il burro di arachidi è stato nel 2016: ero in Erasmus a Riga, in Lettonia. Una mia coinquilina, Viviana, aveva acquistato un barattolo di questa strana crema che non avevo mai assaggiato e che mai, prima, aveva suscitato in me alcun interesse. Tuttavia quella volta decisi di assaggiarne un po’, ma me ne pentii amaramente. Rimasi delusa e soprattutto sconvolta: come potevano le persone amare un alimento che, per ingoiarlo, era necessario bere subito dopo almeno mezzo litro d’acqua?

Ecco, questa era la mia opinione a proposito del burro di arachidi fino a poco tempo fa.

Pian piano poi mi sono avvicinata al mondo dello sport, ho creato il mio profilo Instagram (@aromadicannella_) e lì ho iniziato a capire quanto in realtà il burro di arachidi fosse consumato anche in Italia, soprattutto tra gli sportivi. Decisi di dargli una seconda possibilità, così lo acquistai su un sito di alimenti per sportivi, in una versione priva di olio e zucchero aggiunti.

Che dire? Lo provai di nuovo e…mi piacque! Mi piacque così tanto da aver voglia di prepararlo direttamente in casa. Provai diverse ricette fino a trovare quella giusta e che da allora non ho più abbandonato!

Siete curiosi di conoscerla?

Burro di arachidi: 100% frutta secca

Burro di arachidi

Avrete bisogno solamente di un ingrediente: le arachidi. Ovviamente, insieme a queste, vi occorrerà anche un bel po’ di pazienza.

Non c’è una quantità giusta di arachidi, quella la potete scegliere voi. Più arachidi avrete, più burro otterrete!

Il procedimento è davvero semplice!

Iniziate sbucciando tutte le arachidi, dopodiché mettetele tutte in una teglia facendo attenzione a non sovrapporle.

Ora dovete tostarle per un minimo di 40 minuti ed un massimo di un’ora.

Il forno deve essere già caldo, ad una temperatura di 120°, in modalità ventilata.

Burro di arachidi

Terminata la tostatura tirate la teglia fuori dal forno e dimenticatela per un po’, finché le arachidi non si saranno raffreddate.

Adesso armatevi di un buon frullatore ed iniziate a frullare le arachidi ad alta velocità.

Io di solito, per non far surriscaldare il frullatore, non vado oltre i 300 g di arachidi. Se volete realizzare più burro, separate le arachidi e preparate il vostro burro in più step.

Inizialmente otterrete una farina, ma pian piano la frutta secca inizierà a rilasciare il proprio olio fino a diventare una bella crema liscia.

Nota importante:

non fate lavorare il frullatore in modo continuo perché potrebbe surriscaldarsi. Piuttosto fatelo lavorare ad intermittenza, ad esempio: un lavoro di 30 secondi seguito da una decina di secondi di inattività, e così via.

Quando avrete la certezza che il vostro burro di arachidi sarà pronto?

Nel momento in cui vi sembrerà di notare una consistenza cremosa, quasi liquida. Se quando andrete a spegnere il frullatore vedrete comparire una bella bolla in superficie, allora potrete dire di aver finito!

Ci vuole un po’ di tempo…e sicuramente anche molta pazienza, ma vi assicuro che con questo metodo otterrete un burro di arachidi da leccarsi i baffi!

Qualche consiglio…

  • Se volete un risultato meno vellutato, e quindi più crunchy, potete aggiungere un po’ di arachidi alla fine e frullare ancora per poco, in modo tale da percepirne i pezzettini quando lo andrete a mangiare.
  • Per dare un tocco in più al vostro burro di arachidi potete aggiungere verso la fine un po’ di cannella. Vi assicuro che sarà ottimo! Oppure, un mix di: cannella, chiodi di garofano, zenzero e noce moscata, per donargli un retrogusto di pan di zenzero.
  • Con lo stesso procedimento è possibile preparare anche burro di altri tipi di frutta secca. Io spesso preparo il burro di mandorle e il burro di pistacchi. C’è ampia scelta tra nocciole, noci, anacardi, ecc.
  • Una volta ho assaggiato un burro di arachidi arricchito con piccoli pezzi di noci caramellate! Anche questa può essere una gustosa idea, non trovate?!

Dose consigliata e benefici della frutta secca

Burro di arachidi

Vi ricordo innanzitutto che questo burro è composto al 100% da frutta secca, ciò significa che non vi sono controindicazioni per l’utilizzo. Ovviamente, poiché si tratta di una fonte di grassi, contiene molte calorie: non bisogna quindi abusarne.

Se la dose giornaliera di frutta secca consigliata è di 30 g, di conseguenza andrà bene mangiare 30 g di burro di arachidi (o burro di mandorle, di nocciole, di pistacchi, e così via).

Non sono una nutrizionista, ma ci tengo a precisare che, sebbene si stia parlando di un alimento calorico, i grassi di cui è costituito sono vegetali. La frutta secca è dunque priva di colesterolo, ma ricca di Omega-3Omega-6 e vitamine. Inoltre si tratta di un’ottima fonte di energia, ecco perché il burro di arachidi è molto amato dagli sportivi!

Ma, una volta preparato, come mangiare il burro di arachidi?

Probabilmente, se non avete mai assaggiato questo alimento prima d’ora, vi starete chiedendo come iniziare ad inserirlo nella vostra alimentazione e, soprattutto, come imparare ad apprezzarlo!

Io adoro mangiarlo soprattutto a colazione. Solitamente ne spalmo un po’ su del pane tostato insieme a della marmellata fatta in casa. Vi anticipo che si sposa davvero bene con la confettura di fragole e con la marmellata di arance. Ovviamente il tutto viene sempre accompagnato da un buon cappuccino!

Qualche gustoso abbinamento…

Pane e burro di arachidi
  • Pane, burro di arachidi e banana tagliata a rondelle.
  • Banana e burro di arachidi.
  • Mela, burro di arachidi e cannella (con la mela io adoro anche il burro di mandorle).
  • Yogurt, fragole, cioccolato fondente in scaglie e burro di arachidi.
  • Pane, burro di arachidi e marmellata/confettura.
  • Porridge di avena, frutta fresca e burro di arachidi.
  • Nell’impasto di dolci, come muffin e plumcake.
  • Nella ricetta della granola in aggiunta o in alternativa alla frutta secca.
  • Topping sul gelato, yogurt e frutta fresca.
  • Nei frullati e negli smoothies.
  • Nell’hummus, al posto della salsa tahina.

Ci sarebbero davvero tantissime altre idee da proporvi, potete sbizzarrirvi e, anzi, potete essere anche voi a consigliarne qualcuna a me. Vi aspetto!

Stefania

Peanut butter

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